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Alberto Anzani Joia 2004 ... Il suo sorriso era una sua cicatrice e una sua conquista,
non lo avrebbe più cambiato con qualunque disprezzo per il mondo.
Era un sorriso grande, troppo distante forse per intenderlo
tutto, ma era un sorriso accattivante e la sua pelle aveva
lo stesso odore che Joia aveva amato un tempo e ora con ansia
tornava ad annusare.
Qualche palma come quinta e infine il mare come spettatore.
- Torniamo in scena - fece la ballerina più agile di Bahia.
- Non siamo mai usciti - rispose il suo musico ...
Le astuzie dell’avvocato Luis Cardoso, gli intrighi del narcotraffico
e una straordinaria fuga per la libertà, animano queste
pagine di cronaca sudamericana, ricca di suspense e
tensione narrativa. In controluce l’amore e l’attesa sensuale
e festosa di una città, di una stupenda mulatta, di un mondo
magico che si esprime tra arte, pareti di cartone e sabbia.
“ La libertà? La libertà si prende. La si afferra
a due mani, la si respira a pieni polmoni.
La ritroviamo nella finestra nel
muro, nella luna in cielo, nei colori dell’Orinoco,
nella spiaggia di Itapuã. La libertà
ha l’odore caldo del pane, salato
del pesce agonizzante nelle reti dei pescatori
e dolce dei mercati all’aperto. Ha il sapore
del risveglio, degli sbadigli di chi ha dormito
per strada sopra i cartoni, di chi parte
per una viaggio senza meta come la
vita… Si cerca la libertà dal passato, da un
campo da coltivare, da un sogno da rincorrere.
E ancora la libertà di muovere
passi, esprimere se stessi, libertà della
natura selvaggia. Rimane il mistero e il fascino
dei personaggi nel voler essere liberi
dal destino, liberi dalla paura, liberi dal bisogno.
La libertà? Quasi mai è la moneta
a pagarne interamente il prezzo. Occorre
qualcosa in più, per essere liberi”.
Euro 15.00
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